lunedì 10 marzo 2008

LA GIORNATA DELLE DONNE -2008-

La violenza contro le donne ha radici storico-culturali profonde. Si radica in tutti quegli atteggiamenti culturali che da molto dominano il rapporto uomo-donna.
Lo squilibrio relazionale tra i due sessi si esprime nel desiderio di controllo e di dominio da parte del genere maschile su quello femminile.
Di conseguenza le molestie sessuali, i maltrattamenti fisici, lo stupro, la violenza verbale e non ultimo l’oggettivazione del corpo femminile, devono considerarsi come una vera e propria sopraffazione fisica, sessuale, psicologica ed economica.
La violenza contro le donne si configura, dunque, come uno dei principali meccanismi attraverso il quale si è reso possibile lo stato di subordinazione di queste ultime nei confronti dell’universo maschile, impedendo così un possibile miglioramento delle condizioni di vita delle donne stesse.
(Nonostante ogni successo riportato dalle lotte delle donne per la rivendicazione dei loro diritti nei diversi Paesi del mondo).
La violenza sulle donne è un problema complesso sia che si manifesti a livello familiare, sociale o culturale. In quanto tale, deve comportare delle strategie di intervento diverse a seconda dei contesti in cui essa si esplica.
Il tentativo, infatti, di individuare una strategia per combattere il dilagare della violenza sulle donne implica considerazioni di carattere sociale, psicologico, sanitario, economico e legale.
Ciò porta necessariamente ad una riflessione profonda che cerchi di indagare la causa di questa costante propensione alla violenza.
La ricerca delle radici della violenza, inoltre, induce ad interrogarsi sulla costruzione dei concetti di “mascolinità” e di conseguenza di “femminilità”.
È possibile dunque una trasformazione reale di questi modelli imposti?
La violenza di genere è una delle più gravi e diffuse violazioni delle libertà fondamentali, in quanto nega il diritto all’ uguaglianza, alla sicurezza e alla libertà.
La negazione di questi fondamentali diritti non consente ad un gruppo sociale di sviluppare appieno le proprie potenzialità intaccando profondamente lo sviluppo sociale dei popoli.
Manifestare attivamente contro la violenza di genere significa prendere atto della necessità di un cambiamento dei modelli socioculturali nella direzione di un riequilibrio necessario del rapporto uomo-donna, attraverso pratiche capaci di modificare determinati comportamenti che inducono alla violenza.
BolognaNonViolenta ripudia tutte le forme di violenza e lavora in direzione di un superamento della violenza personale, interpersonale e sociale sulla base di strumenti e pratiche concrete.

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