Gli ultimi mesi di questo 2007 sono stati tristemente segnati in Pakistan da gravi violenze.
In ottobre la leader del Partito del Popolo Pakistano, due volte primo ministro, Benazir Bhutto era rientrata nel paese per prepararsi alle elezioni previste per l'8 gennaio 2008, ma era stata accolta da un terribile attentato dal quale era uscita illesa ma che aveva provocato la morte di 138 persone e il ferimento di altre 600.
Qualche giorno fa, il 27 dicembre, un nuovo attentato suicida nel quale Benazir ha infine trovato la morte.
In questo momento il paese vive gravi disordini che con grande probabilità renderanno impossibile il corretto svolgimento delle elezioni, fra poco più di una settimana.
BolognaNonViolenta ha realizzato questo breve filmato in onore della leader uccisa e nella speranza che le violenze nel paese possano cessare al più presto.
In ottobre la leader del Partito del Popolo Pakistano, due volte primo ministro, Benazir Bhutto era rientrata nel paese per prepararsi alle elezioni previste per l'8 gennaio 2008, ma era stata accolta da un terribile attentato dal quale era uscita illesa ma che aveva provocato la morte di 138 persone e il ferimento di altre 600.
Qualche giorno fa, il 27 dicembre, un nuovo attentato suicida nel quale Benazir ha infine trovato la morte.
In questo momento il paese vive gravi disordini che con grande probabilità renderanno impossibile il corretto svolgimento delle elezioni, fra poco più di una settimana.
BolognaNonViolenta ha realizzato questo breve filmato in onore della leader uccisa e nella speranza che le violenze nel paese possano cessare al più presto.
1 commento:
Volevo solo dire che Benazir non mi piace affato come politica, cioè non condivido ciò che rappresentava. Lei era in realtà un modo per poter continuare le politiche USA nel caso che Musharraf fosse(come era) ormai delegittimato. Ecco non la vedo come una leader che avrebbe comportato alcun cambiamento fondamentale in Pakistan. Io non l'avrei appoggiata. Piutosto avrei promosso il voto nullo.
Comunque condivido pienamente che la sua sia stata una tragica storia di violenza e quindi mi solidarizzo con la sua situazione e quella dei suoi famigliari, e condanno fortemente le violenze di cui sono stati oggetto.
Un saluto,
Joaquin.
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