sabato 19 gennaio 2008

IL RITALIN.


Salve amici.
Vi proponiamo un filmato tratto da una puntata andata in onda nel 2001 dal titolo "Il marketing del farmaco" all'interno della Trasmissione Report di Rai3.
Si parla del "Deficit di attenzione e iperattività", l'acronimo inglese è ADHD, del quale sono affetti i bambini considerati comunemente "vivaci". Per quanto all'epoca fosse illegale in Italia (mentre dall'8 marzo 2007 è stato dato il via libera alla vendita sotto prescrizione medica) sono molti i casi in cui a questi bambini veniva già allora somministrato il farmaco Ritalin classificato nel nostro paese in tabella I assieme a cocaina e anfetamine.
Gli esperti sono drasticamente divisi sia riguardo l'efficacia del Ritalin sia riguardo la natura stessa della malattia.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Interesantissimo in video!

Questa è una forma di violenza totale nei confronti di questi ragazzi.

Genitori, fratelli, cugini e famigliari vari, non lasciate i vostri cari nelle mani di questi pazzi...

La loro ignoranza sta chiudendo il futuro di questi ragazzi ma oserei dire che in alcuni casi c'entra anche la malafede.

In Cile ad es. è consuetudine quella di drogare le nuove generazioni.

Anonimo ha detto...

io non ero a conoscenza dell'adhd nè del fatto che potesse essere utilizzato il ritalin sui bambini. il video si riferisce a quando il "farmaco" era illegale in Italia ma ora che può essere prescritto la situazione è ancora più allarmante. non riesco proprio ad immaginare che tipo di futuro attenda questi bambini.
mia madre dice sempre che il fatto di essere liberi di fare qualcosa non significa la si debba fare per forza. come dire...il fatto che oggi il ritalin possa essere prescritto legalmente, spero non significhi che sempre più genitori decidano di addormentare in questo modo i propri bambini.

ps. Joaquin, cosa significa "In cile è consuetudine drogare le nuove generazioni?"...ti riferisci sempre al ritalin?

Anonimo ha detto...

Si mi riferisco al ritalin. Mi ricordo che anche molti amici miei quando ero a scuola lo prendevano. Era l'incaricata di "disciplina" quella che consigliava i genitori e questi si sentivano, immagino, in un certo modo un po' costretti. Ma questo succedeva da tutte le parti, nelle diverse scuole, e siccome esistono anche molte situazioni di disagio socio-economico questa gente sentiva probabilmente di avere ancora meno scelta, considerando per di più che non vi è molta informazione sugli efetti collaterali del farmaco(asuefazione, deficenza respiratoria e cardiaca ad es.).
Credo appunto che questa campagna contro il ritalin avrà sempre più un carattere di urgenza in moltissimi paesi oltre che in Italia.