Ci siamo accorti che raccontarvi cosa sia successo a Bologna il 10 novembre del 2009, nel giorno in cui la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza è passata per l'Emilia Romagna, è molto più difficile di quanto ci aspettassimo.
Trasmettere al resto dell'Italia e del Mondo l'esperienza che abbiamo vissuto in prima persona assieme a centinaia di persone, è quantomai complicato.
Perchè Bologna c'era.
E Bologna c'è.
Decine di associazioni per altrettanti colori, centinaia di persone e altrettanti desideri di pace e nonviolenza.
Bologna è stata fantastica, ha intrapreso il suo cammino quasi un anno fa e quando la Marcia, tanto attesa, finalmente è arrivata, è stata come una scintilla capace di farla esplodere di gioia e di ribellione.
Artisti di strada, musicisti, singoli individui, la realtà variegata che Bologna è, tutta si è riunita nel pomeriggio, nel cuore della città. Che ha iniziato a pulsare.
A ritmo di samba, una bandiera della pace veniva agitata al vento da un gruppo di giovanissimi che ha commosso tutti. I trampolieri vegliavano dall'alto sulle nostre coscienze, i mangiafuoco le illuminavano. C'erano i Pupazzi da Legare, tre fantastiche presentatrici, gli Afroeira.
C'è stata la musica dei Modena City Ramblers, Train de Vie, Vandali Nonni e Light Soljah.
C'è stata la Zia Nora, che ha preparato una zuppa calda per tutti.
Ci piacerebbe ringraziare tutti, e vi assicuriamo che lo faremo. Dateci appena il tempo di metabolizzare le immagini che a 24 ore di distanza continuano a scorrerci irreparabilmente davanti agli occhi. Le immagini di una moltitudine che segue sei messaggeri di pace e nonviolenza.
Grazie, davvero.
Trasmettere al resto dell'Italia e del Mondo l'esperienza che abbiamo vissuto in prima persona assieme a centinaia di persone, è quantomai complicato.
Perchè Bologna c'era.
E Bologna c'è.
Decine di associazioni per altrettanti colori, centinaia di persone e altrettanti desideri di pace e nonviolenza.
Bologna è stata fantastica, ha intrapreso il suo cammino quasi un anno fa e quando la Marcia, tanto attesa, finalmente è arrivata, è stata come una scintilla capace di farla esplodere di gioia e di ribellione.
Artisti di strada, musicisti, singoli individui, la realtà variegata che Bologna è, tutta si è riunita nel pomeriggio, nel cuore della città. Che ha iniziato a pulsare.
A ritmo di samba, una bandiera della pace veniva agitata al vento da un gruppo di giovanissimi che ha commosso tutti. I trampolieri vegliavano dall'alto sulle nostre coscienze, i mangiafuoco le illuminavano. C'erano i Pupazzi da Legare, tre fantastiche presentatrici, gli Afroeira.
C'è stata la musica dei Modena City Ramblers, Train de Vie, Vandali Nonni e Light Soljah.
C'è stata la Zia Nora, che ha preparato una zuppa calda per tutti.
Ci piacerebbe ringraziare tutti, e vi assicuriamo che lo faremo. Dateci appena il tempo di metabolizzare le immagini che a 24 ore di distanza continuano a scorrerci irreparabilmente davanti agli occhi. Le immagini di una moltitudine che segue sei messaggeri di pace e nonviolenza.
Grazie, davvero.
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